Più compresi appaiono i Captain Quentin, ennesimo esempio del microclima che tra la brasilena e la 'nduja fa crescere virgulti postrock quali Proteus 911 e Camera 237: i cinque di Taurianova aggiungono la conoscenza del lato più dinamico dell'epopea, levigando in "Certe cose determinate" (Loziorecords) vertici a nome Rullante per un vicino, Le occasioni sono macchine rotte e sopratutto i ripetuti stop-and-go di A spintoni nell'attualità. Quando un titolo dice tutto, potenziale hit del genere.

 A volte le parole non servono. In alcuni casi basta la musica. Sembrerebbe essere questo il motto dei Captain Quentin, una band vista e rigorosamente strumentale. Il viaggio tra i gruppi calabresi continua, scendendo sempre più a sud; arrivati a Taurianova, nella piana di Gioia Tauro, tocca fermarsi. Lì nascono i Captain Quentin, creatura sonora e polimorfa, che prende il proprio nome intrecciando il mito americano Captain Beefheart con Quentin Compson, personaggio de "L'urlo e il furore" creato dal premio Nobel William Faulkner.

Captain Quentin
Dal Post Rock alla libertà

Giocando nel senso buono del termine, hanno messo insieme un album libero dai condizionamenti e dal mercato nel senso cattivo del termine. Libero dalla parola. Di determinato ci sono strumenti accarezzati con amore, sonorità ricercate con tensione all'assoluto. Un gruppo classe 2005, nato dalla fusione del Captain Beefheart e di Quentin Compson, personaggio de L'urlo e il furore di Faulkner.

... oppure mettete su un gruppo strumentale come i Captain Quentin, esempio di come ci vorrebbe tutto sommato poco a non farmi incazzare. I loro brani placidi come gli appennini da cui provengono (ah, sapere usare bene le tastiere...), con sprazzi noise e math rock qua e là (ah, sapere usare bene gli strumenti a corda e a fiato...) ci dimostrano, al contrario dei Boda, che alle volte se si suona assieme da 7 anni e si evitano di emulare pedissequamente i Tor[omissis]ise e gli Sl[omissis]t e se ci si mette pure quel pizzico di personalità al recensore viene quasi voglia di parlare di musica. Li vedrei bene in apertura di un concerto dei Puni, non sfigurerebbero.