La genialità di “Frank Zappa” ha lasciato al mondo intero oltre che un’infinità di musica straordinaria anche creature immaginarie nascoste nell’impensabile. I “Captain Quentin” hanno scovato, nella fantasia più recondita, uno di questi esseri colorati dandogli finalmente la libertà di scorrazzare ovunque a bordo della loro astronave. Otto viaggi che toccano diverse velocità, repentini cambi di tempo ed altitudini contrastanti. Si tocca il cielo con un dito grazie alla spinta dell’elettronica per poi finire a cavalcare le onde del mare incitati da chitarre impulsive. Un volo a testa in giù che fa perdere l’orientamento a favore di un coinvolgimento adrenalico dettato dall’originalità infettiva che scorre in tutto il disco. Composizioni dettagliate tenute insieme da nodi di semplicità diventano la messa in pratica di una teoria che fa fede solo e soltanto all’immaginazione fragorosa.

“We’re Turning Again” è un groviglio di rotte che depistano ma che, al tempo stesso, condividono la medesima destinazione: un’isola illuminata da un sole funky ricoperta da un’infinità di granelli sonori vibranti. Un disco che sorprende per la sua vivacità, che conquista per la sua capacità di essere assorbito in un batter d’occhio e che dipinge a poco a poco il sorriso su ogni volto. Ottimi musicisti al servizio della fantasia. Complimenti.

Daniele Ruggiero