Scaletta tutta strumentale, come d'abitudine per i Captain Quentin e al solito una manciata di pezzi che partono da solide basi math-rock per sgusciare via in direzioni più o meno prevedibili - caroselli Lounge ( Caffè Connection ), frequenze dub-wave ( Aghosto ), spruzzate funk ( Zewoman ) - con rimandi quà e là ai Brutopop e ai Tortoise. Piacevole.

( 6/7 )

Guido Gambacorta

Proprio quando pensi che il rock strumentale sia morto da un pezzo e non abbia niente più da dire, ecco che arriva l’ennesima conferma di quello che pensi.

Di quarantenni col mito di Zappa che si divertono a jammare in salaprove senza contatti, contanti e anche senza contratto — ma soprattutto senza essere né Jerry Garcia né Rocco Tanica — ne è pieno il mondo, ed è giusto così.



In queste pagine spesso ho scritto che il math rock è vivo e vive una nuova stagione undergroud fatta da giovani talenti

Ma quando cresci, è possibile uscirne vivi?



Mi sono trovato a recensire We’re Turning Again dei Captain Quentin, uscito lo scorso maggio per From Scratch Records e Overdrive Records, con un certo timore per il fatto che non mi capita spesso di ascoltare musica esclusivamente strumentale. Tuttavia avvicinarmi a quest’album mi ha fatto sentire in qualche modo a casa, come se stessi ascoltando qualcosa di completamente familiare. Penso sia questo il punto di forza del disco: la capacità di scorrere leggero leggero e di farti dire, alla fine dell’ascolto, “ma come! Già finito?”.



La genialità di “Frank Zappa” ha lasciato al mondo intero oltre che un’infinità di musica straordinaria anche creature immaginarie nascoste nell’impensabile. I “Captain Quentin” hanno scovato, nella fantasia più recondita, uno di questi esseri colorati dandogli finalmente la libertà di scorrazzare ovunque a bordo della loro astronave.



Perché dovreste sentire un disco, o peggio, perché sprecare parte del vostro prezioso e sempre più esile tempo per ascoltare un disco ?



L’Italia in ambito musicale, è sempre stata rinomata per bands, che hanno sempre saputo unire l’eleganza alla tecnica oltre a raffinate melodie unite ad intricati passaggi strumentali.